MUD - MODELLO UNICO DI DICHIARAZIONE AMBIENTALE: PROROGA AL 16 GIUGNO 2021
IL DPCM 23/12/2020, pubblicato sul Supplemento Ordinario n.10 della GU del 16/02/2021, ha approvato ufficialmente il nuovo Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) e ne ha prorogato il termine ultimo di presentazione al 16/06/2021. Il modello è stato rivisto in funzione delle novità introdotte dai decreti di recipimento delle direttive UE sull'economia circoalre (D.lgs 116/2020).
In particolare sono definiti i soggetti esclusi dall'obbligo di presentazione della dichiarazione:
• le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti non pericolosi, iscritti in categoria 2-bis dell’Albo gestori Ambientali (rif. art. 212, c.8 del D.Lgs. n.152/2006);
• le imprese che conferiscono i loro rifiuti al servizio pubblico di raccolta o a specifici consorzi, per i quali da dichiarazione è presentata da questi ultimi;
• le imprese ed enti che producono rifiuti non pericolosi derivanti da lavorazioni industriali e artigianali, rifiuti derivanti dall'attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, nonché i rifiuti da abbattimento di fumi, dalle fosse settiche e dalle reti fognarie, che abbiano un numero di dipendenti uguale o inferiore a 10;
• i produttori di rifiuti non pericolosi nell'ambito delle attività commerciali; − produttori di rifiuti non pericolosi nell'ambito delle attività di servizio;
• i produttori di rifiuti non pericolosi nell’ambito di attività di costruzione e demolizione;
• i produttori di rifiuti non pericolosi da attività sanitarie se diversi da quelli all'articolo 183, comma 1, lettera b-ter);
• gli imprenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile con un volume di affari annuo non superiore a euro ottomila che producono rifiuti pericolosi e non pericolosi;
• i produttori di rifiuti pericolosi da attività di cura della persona, quali barbieri, parrucchiere, estetiste e attività di tatuaggio e piercing, di cui ai codici ATECO 96.02.01, 96.02.02, 96.0.03 e 96.09.02.
• le imprese ed enti che durante l'anno 2020, non hanno prodotto, trasportato, intermediato, recuperato o smaltito rifiuti.
Soggetti obbligati alla presentazione della dichiarazione di cui all’articolo 189, commi 3 e 4 del D.Lgs. 152/2006 come modificato dal D.Lgs. 03/09/2020, n. 116 e dall’articolo 4, comma 6, del D.Lgs. 24/06/2003, n. 182 ovvero:
• chiunque effettua a titolo professionale attività di raccolta e trasporto di rifiuti;
• commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione:
• imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento di rifiuti;
• consorzi e sistemi riconosciuti, gli istituiti per il recupero e riciclaggio degli imballaggi e di particolari tipologie di rifiuti;
• imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi;
• imprese ed enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all'articolo 184 del D.Lgs. n.152/2006 e smi, comma 3, lettere c (artigianali diversi dagli urbani), d (industriali diversi dagli urbani), e g (attività di recupero e smaltimento di rifiuti, fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue, nonché i rifiuti da abbattimento di fumi, dalle fosse settiche e dalle reti fognarie), che abbiano un numero di dipendenti superiore a 10 unità.
Tra le principali novità introdotte dal DPCM 23.12.2020 si possono segnalare:
• la presentazione del MUD da parte del Gestore del servizio pubblico per i rifiuti NON pericolosi, limitatamente alle quantità ad esso conferite e previa relativa convenzione;
• la revisione della comunicazione “rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche” con la riduzione delle categorie RAEE da 10 a 6;
• la revisione della comunicazione “rifiuti urbani, assimilati e raccolti in convenzione” che dovrà essere effettuata dai “soggetti responsabili del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani e assimilati (Comune o soggetti da questo delegati)”;
• l'introduzione dell’obbligo di presentazione della “Comunicazione rifiuti” per i “Consorzi e sistemi riconosciuti, istituiti per il recupero e riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti”.
Il D.lgs 116/2020 ha definito un nuovo quadro sanzionatorio in materia di inadempienza o inesattezze sul MUD:
DIRITTO ANNUALE DI ISCRIZIONE ALL’ALBO DEI GESTORI AMBIENTALI
Le imprese devono pagare il diritto annuale per l'iscrizione all'Albo Gestori Ambientali in base a ciascuna categoria di appartenenza.
Il diritto annuale deve essere pagato nell'anno di iscrizione all'Albo Gestori Ambientali e, successivamente, ogni anno entro il 30 aprile.
Il mancato pagamento del diritto annuale comporta la sospensione dell'iscrizione all'Albo che permane fino a quando non venga effettuato il pagamento (articolo 24, comma 7, decreto ministeriale 120/2014).
Durante il periodo di sospensione l'impresa non può svolgere l'attività della categoria sospesa.
La sospensione decorre dalla data in cui l'impresa riceve notifica del provvedimento nella propria casella di posta elettronica e viene pubblicata nell'elenco degli iscritti sul sito Albo Nazionale Gestori Ambientali.
Le iscrizioni che risultano sospese da oltre un anno senza aver regolarizzato i pagamenti vengono cancellate d'ufficio senza ulteriori comunicazioni (articolo 20, comma 1, lettera f, decreto ministeriale 120/2014).
DIRITTO DI ISCRIZIONE PER RECUPERO RIFIUTI
Si segnala che entro il 30 aprile dovrà avvenire il versamento dei diritti annuali di iscrizione al registro provinciale delle imprese che effettuano attività di recupero rifiuti in regime semplificato.
Di seguito gli importi da versare a seconda della quantità annua di rifiuti recuperabili:
Il versamento dovrà essere effettuato all’amministrazione provinciale di riferimento, indicando nella causale del versamento, oltre alla ragione sociale, anno di riferimento, ubicazione dell'insediamento, codice fiscale/partita IVA, anche la dicitura “Iscrizione al Registro dei Recuperatori di rifiuti, ex artt. 214/216 del D.Lgs. 152/06, anno 2021”.
SEA Gruppo è a vostra completa disposizione per l'elaborazione, compilazione e presentazione del MUD 2021.
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